Biografia

Sergio Buonocore

Sergio Buonocore nasce a Vico Equense il 24 febbraio 1966 dove vive e lavora. Diplomatosi con ottime referenze presso l’Istituto alberghiero di Vico Equense, in seguito scopre di avere tutt’altra inclinazione: la pittura. Tanto da suscitare meraviglia e stupore in chi per primo ha avuto modo di conoscere le sue opere .Trasferitosi a Venezia dal 1994 al 1999 perfeziona le sue tecniche pittoriche influenzato dai grandi maestri Veneziani del primo 900.Fondamentale è l’incontro con Giorgio De Gasperi, considerato uno dei piu grandi illustratori del 900, che gli trasmette la grande passione per il disegno e il ritratto.

Nelle mie opere cerco sempre di trasmettere sensazioni ed emozioni : quelle provocate in me dalle mie stesse fonti d’ ispirazione, in questo senso la mia è la ricerca del bello inteso come armonia tra l’io e il mondo circostante

Molte sono le sue personali, ed ha partecipato a numerose collettive e competizioni nazionali ed internazionali. Le sue opere vengono esposte in prestigiose gallerie italiane ed europee, collezionando successi lusinghieri nonché recensioni dei migliori critici d’arte e scrittori contemporanei.

Alberto Bevilacqua

Di questo artista ho apprezzato subito i colori, la naturalezza delle immagini, l’amore per la vita, per cio che c’è di bello e di buono.

“Egli” è la sua arte!

Paolo Rizzi - critico d'arte e giornalista

Sergio Buonocore è un artista che sa catturare l’anima di ciò che ritrae: oggetti inerti , grazie all’uso sapiente di colori e linee, prendono vita, diventano unici e straordinari, volti comuni si trasformano in figure eterne ed inimitabili .Questo è il miracolo dell’arte ed è il dono innato di questo artista, non importa se usi la matita o il pennello se usi l’acquerello o l’olio, egli riesce a cogliere la bellezza di tutto ciò che ci circonda. Con il candore e la nitidezza di chi è innamorato della vita e degli innumerevoli doni che questa ci riserva! Ciò che piace è questo suo messaggio di positività, di amore diretto per la sua arte che riesce a narrare e declinare attraverso colori ed immagini che ti restano nel cuore.

Dott.ssa Elisa Polidori - storico e critico d'arte

Sergio Buonocore è un abile maestro figurativo e realista dalla pennellata fluida e decisa,fine ritrattista e sapiente narratore. Nelle sue opere vi è un linguaggio nitido seppur determinato dal non finito,il registro centrale della sua opera infatti, è di tale nitidezza fotografica da saper narrare con rara accademicità , per poi degradare nelle pennellate e nei tratti fino a sfumare nella non determinazione formale delle figure. Sapiente è in lui l’uso del colore, che tiene in bilico tra i bianchi e nero, tra i pieni ei vuoti, con grande maestria anche nella molteplicità dei materiali usati, dall’acquerello all’acrilico sempre però dosati con medesima trasparenza e velatura .E’ sempre bello vedere opere di genere come la ritrattistica , che senza arditi voli pindarici, ci riporta con grande dolcezza la realtà e la bellezza che ci circonda, come fosse il pittore un cronista del suo tempo, un narratore della bellezza delle cose reali.

Dott.ssa Claudia Sensi - giornalista e critico d'arte

Sergio Buonocore rappresenta la realtà con una narrativa affettuosa dallo stile morbido e con colori caldi e pacati la sua è una pittura dal lirico afflato, d’intima bellezza. I suoi ritratti sono resi con romantica sensibiltà mentre i dettagli, riprodotti con grande cura, dialogano armonicamente con i soggetti protagonisti della tela.Sono immagini care alla memoria , quelle di Sergio Buonocore.

Dott. Rosita Taurone - critico d'arte

L’intera produzione artistica di Sergio Buonocore è un opera altamente empatica, in quanto le emozioni sono al centro della sua creazione. Semplice immediata e coinvolgente . La luce all’interno delle numerose pitture è un sensuale e ricco percorso sensoriale oltre che spirituale . L’approccio con cui l’artista produce i suoi ritratti è intenso e sottile . Sergio Buonocore cerca attraverso la pittura di sperimentare l tentativo di aprirsi al mondo, concependo tutta l’arte come spiraglio di pace. Un artista che ha suscitato un particolare senso di simpatia e una sincera affettività pittorica, con la naturale tendenza ad associarsi ed entrare in relazione con gli altri, dimostrando una conoscenza sensibile del mondo e lasciando emergere una visione positiva dell’arte.

In realtà il ritratto non è solo un genere pittorico, ma una rappresentazione della percezione che gli artisti hanno dell’uomo più in generale, ciascuno secondo il proprio tempo, la propria cultura e la propria storia.In virtù di questo, il modo di intendere l’arte è uno sguardo in direzione dell’altro, una moltitudine elettiva di sguardi e sensazioni, in cui lo spettatore può decidere di perdersi. L’ispirazione è allora un dolce nucleo di ricerca con il proprio essere, il confronto intuitivo con l’essere umano. L’incontro perfetto con l’altro da sé ,in quanto l’io si modifica costantemente rivolgendosi all’altro e in questa trepidante mutazione avviene il miracolo delle relazioni.

L’arte altro non è che la capacità di entrare in contatto con il mondo esterno, si sentirlo, di captarne la potente esperienza sensoriale. Sergio Buonocore affronta l’arte in maniera intuitiva e sensoriale concentrandosi sul rapporto volto – anima, animato da un profondo, fondamentale desiderio di decifrare la realtà che lo circonda insegue la linea del tempo interiore. L’esecuzione tecnica è di per sé raffinata ,caratteristica fondamentale della sua pittura è l’estrema leggerezza e immediatezza espressiva dal clima sereno e spensierato. Le immagini intrise di coinvolgimento emotivo costituiscono lo specchio attraverso cui guardare la sensibilità dell’artista. Ciascun soggetto è costantemente attraversato dalla presenza dell’artista, che con curiosità scruta e cerca di definire il mondo intimo delle emozioni. Il volto umano è al centro del mistero. Nei suoi lavori la nuda realtà si fonda con l’immaginazione, il legame diventa emblematico.

La narrazione è indagine interiore, sintesi vibrante e contemplazione purissima.

L’anima esordisce e crea linguaggi che avvolgono l’umanità nel misterioso silenzio dal quale sorgono i residui anteriori. E’ una sorta di recupero, di vissuto riemerso ,è l’attuale descrizione del nucleo che procede energicamente in un volteggio che fissa il desiderio dell’essere. La vita si riannoda, dopo evidenti distacchi; tutto è solenne: i volti protesi, i volti sorridenti, nel senso d’abbandono , nel desiderio di emergere, altero e disarmante . Le ragioni dell’essere si immergono nella variegata linea creativa.L’umanità sogna la liberazione; è implicito nella ricerca pittorica ; è il punto in cui Buonocore lancia l’idea del creativo la cui acutezza vuole operare al di là della forma . il suo intuito è in crescendo; un abbraccio interiore, con linee poderose , che si congiungono energicamente compenetrandosi, tra sembianze ed esseri che si cercano e si sfuggono.